Due operai di 30 e 20 anni sono morti questa mattina dopo essere caduti in una cisterna per la raccolta di residui biologici a Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia. I lavoratori erano impegnati nelle operazioni di pulizia di una fossa biologica quando si è verificato il tragico incidente.
Nonostante la tempestività dei soccorsi, per i due operai non c'è stato nulla da fare. I loro corpi sono stati recuperati dai vigili del fuoco intervenuti sul posto.
Indagini in corso sulla sicurezza
Le forze dell'ordine stanno procedendo ai rilievi e all'acquisizione di documentazione e testimonianze. L'obiettivo è verificare se siano state rispettate le misure e procedure di sicurezza e se i due operai avessero regolari contratti di lavoro.
Il segretario generale di Uil Veneto, Roberto Toi'go, ha espresso forte preoccupazione per l'accaduto. "Piangiamo altre due giovanissime vittime di infortunio sul lavoro: una tragedia enorme, un evento inaccettabile", ha dichiarato.
Allarme per l'aumento degli incidenti
Secondo Toi'go, i morti sul lavoro nel veneziano sono raddoppiati rispetto all'anno scorso. "Vuol dire che qualcosa non funziona", ha sottolineato il sindacalista, ponendo interrogativi sulla formazione e le procedure di sicurezza.
"Chi manda questi operai, ha spiegato loro la pericolosità della mansione? Ha dato loro le giuste indicazioni? E soprattutto, ha messo in atto tutte le procedure di sicurezza e ha vigilato perché vengano rispettate?", si è chiesto Toi'go. Il sindacalista ha ribadito la necessità di risposte convincenti da parte delle autorità competenti.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.