Un operaio morto a Roma, una 17enne grave a Venezia, un 93enne salvato a Viareggio

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Attrezzature di soccorso simboleggiano l'intervento dei vigili del fuoco per operazioni di salvataggio (Immagine simbolica - Generata da IA) Upday Stock Images

Tre gravi incidenti in edifici italiani hanno segnato le ultime ore. A Venezia, una ragazza di 17 anni è precipitata da sei metri dall'ex scuola sommergibilisti abbandonata dietro l'Arsenale, riportando fratture multiple a gambe, braccia e bacino. A Roma, il crollo della Torre dei Conti durante lavori di restauro ha ucciso l'operaio Octay Stroici. A Viareggio, un incendio in via Coppino ha provocato ustioni gravi a un anziano di 93 anni.

Il cedimento del solaio dell'ex scuola sommergibilisti veneziana è avvenuto nel tardo pomeriggio mentre la giovane esplorava la struttura con un coetaneo. I residenti hanno udito «grida d'aiuto» e hanno allertato i soccorsi. La ragazza è stata trasportata all'ospedale dell'Angelo con prognosi riservata. La Polizia di Stato indaga sull'accaduto: «Al momento non si esclude nessuna ipotesi: la caduta potrebbe essere stata del tutto accidentale, ma gli agenti stanno ascoltando anche il racconto del ragazzo che era con lei per capire cosa sia accaduto nei minuti precedenti al crollo», riferiscono gli inquirenti secondo Il Gazzettino.

Il crollo mortale a Roma

Il cedimento della Torre dei Conti durante i lavori di consolidamento ha sepolto Stroici sotto le macerie per 11 ore. La Procura di Roma ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo, disastro colposo e lesioni personali. L'area è stata posta sotto sequestro. La Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ha dichiarato secondo ilgiornale.it: «Non vi è stato alcun ricorso al criterio del massimo ribasso, né sono state mai autorizzate o consentite forme di appalto a cascata. I sei affidamenti diretti riguardano solo servizi tecnici.» Gli investigatori stanno esaminando sei appalti diretti legati ai lavori, finanziati con fondi Pnrr per quasi sette milioni.

Salvataggio eroico a Viareggio

L'operaio edile Marco Pardini, 36 anni, ha salvato Mario Belli dalle fiamme divampate nella sua abitazione. Pardini ha raccontato a La Nazione: «Ho fatto solo quello che ho potuto, e che penso avrebbero fatto tutti.» L'operaio ha sfondato il telone del ponteggio e si è lanciato nel balcone dell'appartamento in fiamme: «Le stanze erano già piene di fumo - dice - ma ho sentito la voce di Mario e seguendola sono riuscito a raggiungerlo.» Belli ha riportato ustioni sul 40% del corpo ed è stato trasportato in elicottero all'ospedale di Cisanello.

Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).

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