Un giudice impugna il decreto Milano-Cortina 2026 che bloccava le indagini sugli appalti

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Vista aerea dello stadio di biathlon di Antholz-Anterselva, pronto per le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 (Immagine simbolica) (Photo by Kevin Voigt/Getty Images) Getty Images

Un giudice di Milano ha sollevato la questione di costituzionalità del decreto governativo che proteggeva la Fondazione Milano-Cortina 2026 dalle indagini per turbativa d'asta. La decisione della giudice Patrizia Nobile sospende due inchieste e rinvia la questione alla Corte Costituzionale, che deciderà probabilmente dopo i Giochi del febbraio 2026.

L'11 giugno 2024, il governo Meloni ha emanato il decreto con la motivazione di «ricostruzione post-calamità», definendo la Fondazione come «ente di diritto privato» per sottrarla alle norme di diritto pubblico.

L'obiettivo non dichiarato era neutralizzare le indagini della Procura di Milano su appalti di servizi digitali da 1,9 milioni di euro. La Fondazione ha assegnato questi appalti nel marzo 2021 e nel giugno 2023.

La Corte dei Conti ha già evidenziato un deficit patrimoniale di 107 milioni di euro della Fondazione, che ricadrebbe su Stato ed enti territoriali.

Abodi: «Saremo pronti»

Nonostante la questione giudiziaria, il ministro dello Sport Andrea Abodi si è detto fiducioso. «A 92 giorni dai Giochi di Milano Cortina sia il cantiere organizzativo che i cantieri che riguardano le infrastrutture diventano sempre più sensibili», ha dichiarato ad Adnkronos.

Il ministro ha sottolineato che la società Infrastrutture Milano Cortina ha già completato la pista di bob a Cortina.

Abodi ha anche affrontato altri temi sportivi. Su Gennaro Gattuso e la Nazionale, ha spiegato ad Adnkronos: «Gattuso mi piace perché sollecita secondo me aspetti caratteriali e di appartenenza che si devono necessariamente combinare, comunque, con il dato tecnico [...]».

Il ministro ha espresso fiducia nella qualificazione al Mondiale, sottolineando che questa qualificazione manca «soprattutto per i nostri figli, i nostri nipoti [...]».

Sul ritiro di Jannik Sinner dalla Coppa Davis, Abodi ha invitato alla comprensione: «La rinuncia alla Coppa Davis non l'ha presa a cuor leggero ed è strettamente legata alla conoscenza del suo fisico [...]», ha detto ad Adnkronos.

Il presidente del CONI, Luciano Buonfiglio, ha elogiato il tennista altoatesino: «Siamo orgogliosi che sia il numero uno al mondo», ha dichiarato a margine di un evento a Coverciano.

Stadi ed Euro 2032

Per quanto riguarda Euro 2032, Abodi ha respinto le voci su una possibile sostituzione dell'Italia con la Russia come co-organizzatore con la Turchia. «Fa parte di una strategia per destabilizzare, delegittimare, screditare le nazioni che stanno aiutando l'Ucraina [...]», ha affermato ad Adnkronos.

Il ministro prevede investimenti privati significativi per circa quattro miliardi di euro nella costruzione di nuovi stadi, con la nomina del commissario Sessa per semplificare gli iter amministrativi.

Le ATP Finals resteranno in Italia fino al 2030, con Torino come sede iniziale. Abodi ha definito questo risultato «il dato più importante», riconoscendo il merito della Federtennis e il contributo di Sport e Salute nella gestione del torneo.

Nota: Questo articolo è stato creato con l'intelligenza artificiale (IA).

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